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E così la LIP “Per la Scuola della Costituzione” è stata depositata in Cassazione.

La barchetta di carta è pronta a navigare in mare aperto.

Certo, ci vuole una buona dose di coraggio a cimentarsi in un’impresa del genere in un momento in cui tutti gli spazi di democrazia sembrano chiusi e le peggiori nefandezze si abbattono sulla scuola (e non solo) senza che vi sia un rigurgito di reazione, di mobilitazione, non dico di rivoluzione.

La consegna è avvenuta, con un po’ di emozione, per mano di un manipolo di “incoscienti”, consci (un ossimoro!) della responsabilità di un atto tutt’altro che burocratico: la LIP viene da una storia lunga e a volte complicata, che appartiene a tutti e tutte coloro che negli anni l’hanno concepita, discussa, letta, sostenuta, condivisa, arricchita, ridiscussa, ancorata alla Costituzione, ai principi di uguaglianza, di pluralismo e di laicità.

Ovviamente non è immune da critiche e obiezioni, chi di noi non ne modificherebbe qualche punto?

Ma sarebbe deleterio un approccio critico che, soffermandosi su singoli aspetti, non tenesse conto della portata complessiva della legge: ribaltare il paradigma corrente, privatistico e classista, disinfestare lo spazio culturale dal dominio del mercato, ricostruire l’equilibrio di diritti e poteri, restituire il sistema scolastico alla funzione di promozione del pensiero critico e della cittadinanza consapevole.

Ricominciare dalle fondamenta per riscrivere i codici smarriti dell’umano.

La LIP è  uno strumento che, nella sua autonomia, si apre a chi vuole accompagnarla, nelle scuole, nel paese, nelle istituzioni.

E’ un piccolo tassello di una gigantesca questione di democrazia, di futuro.

La barchetta è fragile, ma può veleggiare leggera e sicura se a spingerla saranno i venti giusti.

Se approderà, saremo in tanti/e ad aspettarla e farle festa.

3 comments found

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    angela

    Aderisco all’appello!

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    eleonora

    Trovo l’iniziativa dei bus povera di mente e di una chiusura mentale inaccettabile.

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    Marco

    Il bus rappresenta perfettamente l’idiozia dei decelerazione che hanno promosso questa ignobile iniziativa.

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