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INSIEME AL MONDO DEL LAVORO ANCHE LA SCUOLA DICE: COSI’ NON VA!

ABBIAMO UNA PROPOSTA CONCRETA PER LA SCUOLA

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Tutti sono concordi nel sostenere che il futuro di un paese si gioca sulla qualità del sistema scolastico. La nostra scuola della Repubblica accogliente, laica, gratuita, aperta a tutte e tutti sta per essere cancellata.

Come il Jobs Act tenta di cancellare 100 anni di diritti del lavoro conquistati con il sangue e le lotte di milioni di lavoratori, così il piano “buona scuola” di Renzi tenta di cancellare il diritto di milioni di ragazze e ragazzi di poter godere di un’istruzione pubblica di qualità e accessibile a tutti in egual misura.

Il piano-scuola proposto da Renzi bisogna guardarlo in trasparenza, al di là degli annunci apparentemente sensati e degli apprezzamenti entusiastici di Confindustria.

Con esso rinasce la scuola di classe, ricchi e poveri di nuovo separati: poche scuole
di qualità per chi può permettersele, un’infinità di scuole, impoverite e trascurate dallo Stato, per tutti gli altri. Scuole di serie A e scuole di serie B. A capo di ogni scuola, un dirigente scolastico trasformato in una specie di amministratore delegato, impegnato a cercare finanziatori privati. I consigli di classe soppressi. La capacità di controllo dei genitori ridotta al lumicino. La competizione fra insegnanti elevata a valore universale mentre il lavoro cooperativo viene considerato una perdita di tempo.

Si tratta di una vera e propria mutazione genetica, per di più sostenuta da una consultazione completamente buia, il cui esito, tuttavia, fornirà al governo la legittimazione popolare per portare a compimento la riforma più subdolamente pericolosa che il mondo della scuola abbia mai conosciuto.

MA UN’ALTERNATIVA C’E’

“UNA BUONA SCUOLA PER LA REPUBBLICA”

È una Legge d’Iniziativa Popolare nata dal lavoro di centinaia di insegnanti, studenti, genitori, studiosi ed esperti. Un lungo percorso, durato mesi, fatto di incontri, seminari, riflessioni, stesure viste e riviste più volte, per giungere ai 29 articoli di cui è composta la legge, sottoscritta poi da centomila firme certificate ed infine presentata in Parlamento.

Oggi è presente in forma di disegno di legge sia alla Camera che al Senato, pronta per essere discussa, se si volesse davvero ascoltare chi nella scuola vive e lavora.

È una legge che fa propri i principi della nostra Costituzione:
“La scuola è aperta a tutti e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

È una legge nata con l’intento di dare alla scuola la possibilità di formare non solo i lavoratori, i dirigenti, i quadri di domani ma innanzitutto cittadini e cittadine consapevoli dei propri diritti e coscienti dei propri doveri.

È una legge che si oppone ad ogni tentativo di trasformare l’istruzione pubblica in una merce, di privatizzare insegnanti, saperi e destini.

È una legge che vede la scuola, laica, gratuita e pluralista un luogo nel quale gli studenti possano sviluppare la loro personalità
in piena libertà senza alcun condizionamento sociale ed economico.

Se senti vicina questa scuola, se vuoi conoscerla ed aiutarci a farla conoscere, all’indirizzo www.lipscuola.it troverai tutte le informazioni che servono.

STAMPA I VOLANTINI: BOLOGNA, LA SECONDA PAGINA (per inserire informazioni specifiche relative alla tua città)

E OGGI, 12 DICEMBRE 2014 ALLE ORE 12,00, in via Venezian 1 (da via Rizzoli, prima a sinistra di Via Ugo Bassi)
Ti invitiamo a partecipare alla prima assemblea generale cittadina studenti/insegnanti/genitori per decidere insieme come far conoscere e sostenere in Parlamento e nel Paese, la L.I.P, Legge d’Iniziativa Popolare “una buona scuola per la Repubblica”, unica alternativa credibile al pessimo piano-Renzi di riforma della scuola.

Comitato nazionale di sostegno alla Legge di Iniziativa Popolare “Per una buona scuola per la Repubblica”

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