I comitati Lip concordano sulla necessità di guardare oltre l’esperienza della raccolta delle firme per il referendum scuola, ma sottolineano che la provenienza dei numeri relativi alla raccolta stessa lascia comunque intendere un impegno significativo – anche se probabilmente non sufficiente al raggiungimento dell’obiettivo finale – di tutte le forze sindacali che si sono autenticamente spese per quell’obiettivo.
Nel corso degli ultimi anni i Comitati Lipscuola hanno sempre sostenuto le forme di mobilitazione che a diverso titolo differenti soggetti hanno messo in atto contro le politiche autoritarie e neoliberiste del governo Renzi, che investono non solo la scuola, ma molti aspetti dello stato sociale e delle esistenze di donne e uomini nel nostro Paese. Non saremo da meno nemmeno in occasione dello sciopero del 21 e della annunciata manifestazione.
Riteniamo tuttavia che, proprio nello sforzo estremo di ricostruire quell’unitarietà di pratiche ed intenti che portò un anno fa ad una straordinaria stagione di resistenza all’imposizione della legge 107 e allo stravolgimento della scuola della Repubblica, sia necessario tentare di ricompattare i lavoratori della scuola – stanchi, delusi, demotivati, rassegnati – che videro allora proprio nell’impegno unitario una molla convincente per rimettersi in gioco. Per questo ribadiamo con convinzione il nostro invito a concordare tempo e luogo per dar vita, in uno spirito autenticamente collaborativo e nel rispetto degli eventi che si sono nel frattempo determinati, ad una assemblea che riproponga un fronte allargato di impegno contro l’attuazione della norma più odiosa che abbia colpito la scuola della Costituzione.
(la lettera aperta è questa)
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antonia sani
che dire se non ok? UN commento l’avevo già lasciato per l’appello Antonia
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