In una serie di slide pubblicate sul sito dell’ANP riguardanti la gestione del PTOF ai sensi della Legge 107/15 sono contenute asserzioni estremamente gravi:
1) Si sostiene (slide 12) “tutti i docenti saranno incaricati su una scuola per un periodo di tre anni…ma non avranno la certezza di una scuola vita natural durante”. Fra i vantaggi per la scuola si afferma ci sia quello di “non avere le mani legate rispetto a docenti contrastativi”.
2) Si afferma (slide 27) che il PTOF va portato in “Collegio dei docenti per una discussione (da contenere quanto possibile)” che “non si può rimettere tutto in discussione” e che bisogna “evitare mozioni di tipo ostruzionistico o comunque illegittime”.
3) Si afferma (slide 28) che nell’ultimo passaggio in Consiglio di Istituto, che deve approvare il PTOF, occorre evitare la modifica del testo “si tratta di un evento da evitare con ogni cura” e che “il dirigente avrà preparato accuratamente la delibera, che sostanzialmente dovrà essere una ratifica”
Sono indicazioni fortemente lesive del principio della libertà di insegnamento posto a fondamento dell’attività della scuola dalla nostra Costituzione e di quello della gestione democratica e collegiale dell’Istituzione scolastica di cui T.U. Dlvo 297/94, principi riconfermati dalla recente Legge 107/15, commi 2, 3, 29, 78.
Chiediamo al Ministro Giannini se le condivide o se piuttosto intenda assumere provvedimenti per evitare che la dirigenza scolastica assuma una prospettiva anticostituzionale e antidemocratica nell’attività di gestione dell’istituzione.
Comitato nazionale per il sostegno alla LIP per una buona scuola per la Repubblica, dicembre 2015