Noi del gruppo LIP da oltre dieci anni ci battiamo per proporre una idea di scuola diversa, in linea con i valori della Costituzione.
Ci abbiamo provato con ben due diverse proposte di legge di iniziativa popolare, leggi scritte da docenti e persone di scuola, leggi scritte, come si dice oggi, “dal basso”.
La prima raccolse oltre 100.000 firme, fu portata in parlamento ma non fu mai discussa. Il PD preferì la cosiddetta “buona scuola” e sappiamo tutti cosa ha significato.
La seconda volta ci abbiamo riprovato nel 2017, con una nuova versione della legge, aggiornata e addirittura revisionata nel testo da uno dei più importanti costituzionalisti che ci siano in Italia, il professor Massimo Villone. Questa volta, dopo aver profuso sforzi notevoli, nella nostra solitudine abbiamo raccolto solo 34.000 firme, fra lo scetticismo di sindacati vari e di praticamente tutte le forze di sinistra, che a quegli stessi valori dicono di riferirsi, che magari a parole ci hanno anche sostenuto, ma non ci hanno mai aiutato, se non sporadicamente, a raccogliere le firme per presentarla in Parlamento.
Erano due leggi “di sinistra”, eppure proprio la sinistra ci ha abbandonato. Ogni organizzazione aveva il suo “validissimo motivo” per non aiutarci: si sa, la sinistra è specializzata nel trovare le mille ragioni per dividersi, ma è incapace di trovare quelle per unirsi.
Oggi leggo su Tecnica della Scuola, importante testata del settore a cui in passato abbiamo invano chiesto maggiore sostegno, un articolo in cui si dice, nientedimeno che:
“Eppure ci sarebbe già una piattaforma da cui il Pd, in mancanza di altro e viste le carenze di elaborazione, può partire, se con umiltà e intelligenza prende atto del proprio fallimento. La proposta di legge della “Lip scuola”, la Legge di iniziativa popolare costruita col supporto di docenti, dirigenti, intellettuali, famiglie: il popolo insomma. ” (Fonte:https://www.tecnicadellascuola.it/il-pd-senza-proposte-sulla-scuola-rincorre-il-governo-che-rincorre-la-107)
Ci fa piacere, e lo dico veramente, non in senso ironico, che adesso almeno Tecnica della Scuola si sia resa conto di cosa abbiamo tentato di fare. Speriamo che se ne accorgano presto non solo il PD, nel quale non nutriamo molta speranza, ma soprattutto i partiti di sinistra (o quel che ne rimane) e i vari sindacati. Non è ancora scaduto il tempo per provare a proporre una idea di scuola diversa da quella che abbiamo vissuto in questi ultimi terribili vent’anni.