Come già preventivato durante la campagna referendaria e incoraggiato dalle numerose segnalazioni pervenute dai comitati territoriali sulle certificazioni elettorali pervenute, o che addirittura stanno ancora pervenendo, dai Comuni con enorme ritardo rispetto al tempo (48 h) previsto dalla legge, il Comitato nazionale per i referendum contro la L. 107 sta valutando l’opportunità di avviare una interlocuzione in merito con la Corte di Cassazione.
È stata pertanto affidato ad alcuni autorevoli consulenti legali il compito di verificare se sia possibile inviare alla Corte una istanza con la quale chiedere che siano considerate utili le firme autenticate ma prive di certificazione proprio a causa dei suddetti ritardi. Analoga richiesta riguarderebbe i moduli con le firme pervenuti fuori tempo massimo perché i comuni non hanno rispettato i tempi di invio loro segnalati.
Nel caso sia possibile presentare l’istanza, è necessario che tutti i comitati e le strutture sindacali territoriali che sono state attivi nella fasi di raccolta delle firme continuino ad essere mobilitati per un ultimo sforzo: inviare sia i moduli sia le certificazioni in loro possesso, avendo cura di allegare la nota di accompagnamento del Comune e, se possibile, la richiesta delle certificazioni, entrambe complete di data. Tutto questo per poter dimostrare che si tratta di inadempienze dei Comuni stessi, cui era impossibile porre rimedio da parte dei comitati.
Sarebbe importantissimo che tutti si attenessero rigorosamente a queste indicazioni, evitando di mettere in atto iniziative di altro tipo che potrebbero ostacolare la buona riuscita dell’operazione.
Per qualunque richiesta o segnalazione vi ricordiamo che il Comitato nazionale resterà operativo fino alla conclusione della vicenda referendaria.
L’indirizzo di spedizione è FLC-CGIL, via Leopoldo Serra, 31 – 00153.