“la scuola non è una torre d’avorio, e sarebbe bene ricordare che fra genitori, studenti e insegnanti non c’è una linea che distingue buoni e cattivi per categorie. Esiste una società incivile, nella quale viene legittimato il ricorso all’odio, alla discriminazione, alla violenza verso il diverso. Di questa comunità del rancore fanno parte anche degli insegnanti (potrei fornire esempi di odiatori della mia città [Ferrara] che sono, o sono stati, persone di scuola), così come ad opporvisi sono anche delle famiglie.”