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Comitato permanente per la salvaguardia e il rilancio della scuola della Repubblica

Care/i,

il caldo e le ferie non possono indurci a dimenticare il fatto che tra poco più di due settimane ci troveremo ad affrontare un nuovo anno scolastico. Sarà un anno scolastico ancor più difficile dei precedenti, considerata l’incertezza e l’inadeguatezza delle risposte che ci vengono fornite da chi ha la responsabilità di governare il complesso sistema della scuola.

I dati epidemiologici italiani – non solo quelli europei ed internazionali – continuano a non essere incoraggianti. Il governo e Viale Trastevere si ostinano a fornire risposte insoddisfacenti rispetto all’unica plausibile per tentare di fronteggiare la situazione e consentire una ripresa A SCUOLA e in sicurezza: ORGANICI, ORGANICI, ORGANICI.

Nonostante il pur apprezzabile annuncio di assunzioni, le soluzioni che vengono proposte su QUESTA questione di strategica importanza non convincono: a conferma che il destino di 1 milione circa di lavoratori, di 7 milioni di studenti e delle loro famiglie non è degno di una scelta veramente coraggiosa. Copertura dei pensionamenti; celebrazione di un concorso “tradizionale” (con conseguente tempistica) invece che assunzione per titoli, come pure era stato proposto; esaurimento di alcune classi di concorso; inserimento di clausole capestro per una parte dei nuovi assunti: questi alcuni dei problemi che emergono allo stato attuale.

Nello stesso momento, mentre si sprecano parole sul “mettere al centro la scuola”, il MIUR ha presentato le Linee guida per la Didattica integrata che rappresentano un vulnus gravissimo alla libertà di insegnamento e ai principi costituzionalmente riconosciuti.

Da ultimo, la novità sconcertante di eliminazione di ogni di ogni criterio di distanziamento nelle aule – con la soppressione anche del metro tra le “rime buccali” e l’obbligo di mascherina per tutti in aula – che sostanzialmente vanifica il lavoro di progettazione che in tante scuole è stato fatto negli ultimi due mesi e – soprattutto – la funzione della prevenzione come garanzia di sicurezza per studenti e lavoratori.

Ancora, inoltre, non sono state definite dalle Asl le procedure relative alla gestione di eventuali casi di contagio che si dovessero presentare durante il tempo scuola. In questa situazione incerta e mutevole, la mobilitazione del 26 settembre – che accogliamo con soddisfazione e che sosterremo – interverrà da questo punto di vista a giochi già fatti.

Da Bologna è partita un’importante iniziativa, cui hanno aderito più di 800 presidenti di consiglio di istituto, che, evidenziando numerose criticità e il declassamento della scuola, prevedibili allo stato attuale delle cose, chiedono al presidente Mattarella di farsi garante della riapertura in modalità compatibili con il ruolo e la funzione della Scuola della Repubblica. Occorre che anche noi si faccia la nostra parte.

Vi proponiamo di discuterne il 26 agosto dalle ore 18 alle ore 21 , per cercare – tutte e tutti insieme – di provare a mettere a fuoco 4 temi che ci sembrano in questo momento fondamentali:

1) Inadeguatezza del piano di assunzioni

2) Sottovalutazione della sicurezza di lavoratori e studenti

3) Dad e libertà di insegnamento

4) Accelerata sulla precarizzazione dei lavoratori della scuola

5) Il tema dei trasporti

Nel corso della discussione cercheremo di individuare le iniziative opportune nella direzione che auspichiamo, eventualmente anche rivolgendoci nuovamente ai sindacati, le cui risposte ci sembrano inadeguate alla funzione che potrebbero/dovrebbero svolgere in una situazione così complicata.

Vi preghiamo, dunque, di diffondere tra i vostri colleghi data e ora del nostro incontro. Sappiano che è un periodo in cui molti potranno essere lontani da casa, ma per partecipare al nostro incontro può essere utilizzato lo smartphone.

I promotori del Manifesto per la salvaguardia e il rilancio della scuola della Repubblica

Marina Boscaino, Giovanni Cocchi, Carmen D’Anzi, Monica Grilli, Carlo Salmaso, Lorenzo Varaldo

La riunione si terrà sulla piattaforma Zoom.

1. Collegarsi qualche minuto prima dell’inizio al link: https://us02web.zoom.us/j/6973206657 

2. Se chiede di installare Zoom, farlo

3. Se chiede, inserire il codice di partecipazione: 697-320-6657 

4. Se chiede, inserire il nome

5. Accettare il collegamento al proprio microfono e videocamera (importante)

Se si è già utilizzato Zoom basta accedere qui:  https://zoom.us/join e  inserire il codice 697-320-6657

Se si utilizza un tablet, avviare l’applicazione Zoom e inserire il codice del meeting: 697-320-6657 in Join a Reunion.

Cambiare il nome che è stato assegnato di default (Dispositivo hwaway… iPad di… ecc.) con il proprio nome.

In ogni caso ricordarsi di accettare il collegamento del microfono e della videocamera con il meeting quando viene richiesto.