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Art. 3. Diritto allistruzione.

  1. Lo Stato riconosce a tutti e tutte il diritto alleducazione,
    allistruzione e alla formazione, garantendo a questo scopo
    laccesso gratuito alle Scuole Statali di Base e Superiori.
  2. Lo Stato garantisce la gratuità dei libri di testo e del
    trasporto scolastico per gli alunni e le alunne delle Scuole Statali
    dellobbligo di ogni ordine.
  3. Lo Stato, mediante appositi finanziamenti, promuove e incentiva
    laccesso ai saperi ed al mondo della cultura.
  4. Lo Stato promuove e sostiene lattivazione di corsi per
    lEducazione degli Adulti. Tali corsi, fatta salva lequiparazione
    degli obiettivi e dei titoli conseguiti, competono alle scuole ed ai
    Centri Territoriali Permanenti, che forniscono gli spazi ed il
    personale docente e non docente per la loro realizzazione.
  5. Lo Stato assicura al Sistema Educativo di Istruzione Statale le
    risorse adeguate, destinando ad esso un ammontare di risorse non inferiore al 6 per cento del
    prodotto interno lordo italiano.
  6. Ai sensi dellarticolo 33, terzo comma, della Costituzione, lattivazione e il
    funzionamento di scuole private di ogni ordine non comporta oneri
    a carico dello Stato, delle Regioni e dei Comuni.

9 comments found

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    Massimo Bertazzoli

    La gratuità dei libri e dei trasporti per tutti mi sembra alquanto problematica… Meglio degli aiuti in base al reddito.

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    moderatore sito

    Quindi proporresti questa riformulazione del secondo comma?

    Lo Stato garantisce, sulla base dell’ISEE, contributi adeguati per i libri di testo e il
    trasporto scolastico per gli alunni e le alunne delle Scuole Statali
    dell’obbligo di ogni ordine.

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    Susanna Arlati

    Il servizio di trasporto viene organizzato dai singoli comuni in base alle esigenze del territorio e andrebbe pagato in base al reddito. I libri di testo, invece, alla scuola primaria sono già gratuiti per tutti (cedole librarie rimborsate ai cartolai dal comune). Alle secondaria dell’obbligo sarebbero necessari aiuti in base al reddito.

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    Rampazzo Eleonora

    sono perfettamente d’accordo in particolare all’art, 6

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    Davide

    Pienamente d’accordo con l’art 6. Per il Diritto allo studio sarebbe impossibile e sbagliato imputare allo stato tutte le spese del materiale scolastico di tutti gli studenti, sarebbe invece più che giusto creare una progressività nella contribuzione in base all’ISEE (sotto i 15’000 totale gratuità).
    Ma si dovrebbe scorporare la questione sul diritto allo studio dalla riforma della scuola: è troppo importante e complessa da limitarla ad articolo. Più in particolare serve una legge quadro del parlamento che imponga alle regioni:
    -Agenzia regionale unica per il diritto allo studio (guardate quante ne sono : http://www.cnvsu.it/strumenti/mappa_cvsu.asp ) che si occupi di borse di studio e agevolazioni (materiale, abbonamenti mezzi,ecc..) sia per gli studenti universitari sia per gli studenti delle superiori
    -Abbassare il tetto di spesa per i materiali scolastici
    -istituire un contributo regionale per il diritto allo studio per coloro che non risultano idonei a nessuna agevolazione anche nell’ambito delle scuole superiori

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    Elisa

    Commento 1 per il comma 4.
    Credo che l’educazione per adulti dovrebbe essere sviluppata anche dagli enti di formazione privati ma solo in convenzione con le scuole e i centri territoriali permanenti. In oltre, in questi tempi di crisi, secondo me, bisognerebbe valutare quali sono, a livello regionale o interregionale, gli indirizzi da replicare per adulti, partendo ovviamente da quelli esistenti per adolescenti ed in oltre, bisognerebbe o sperimentare l’unione di indirizzi che per adolescenti sono separati, o se il modo del lavoro di quel territorio lo richiede attuare dei nuovi indirizzi su nuove figure professionali o reintegrare corsi relativi a professionalità che si stanno perdendo.
    Questi recuperi di qualifica o diplomi, non dovrebbero essere ridotti ma bensì aumentati nelle ore tecnico professionali e di lingue. In oltre, se a questi percorsi di recupero si dovessero rivolgere anche persone che posseggono già diplomi o qualifiche di qualunque settore, a queste persone dovrebbe essere data la possibilità di una riduzione almeno parziale della cultura generale. In alternativa a ciò che ho appena scritto ma a questo punto dev’essere rivolgo anche a chi ha solo la terza media, alcuni mesi prima dell’inizio del primo anno scolastico di recupero, dovrebbero essere impartiti tests sulla parte di cultura generale relativi a ogni singolo modulo di tutto il quinquennio della scuola superiore in modo tale da far recuperare solo le lacune. Il recupero delle lacune potenzialmente potrebbe essere rivolo anche a persone che vorrebbero aggiornare il loro vecchio titolo di studio e con i cosiddetti corsi di formazione FSE non ritengono di ottenere lo stesso risultato.

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    Elisa

    Per il comma 5:
    Essendo che le riforme della scuola degli ultimi 20/25 anni hanno demolito pian piano la scuola io direi che la precentuale non dovrebbe essere inferiore al 10%.

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    stefano

    Nell’ambito del diritto all’istruzione, sarebbe utile inserire una voce in merito alla tutela delle Scuole dell’obbligo che si trovano nei piccoli Comuni montani e non montani. Garantire la Scuola a tutti, utilizzando anche metodi di studio alternativi, come la Scuola Senza Zaino, molto adatta alle Scuole con pluriclassi.

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    Byalfred

    Senza una seria riforma fiscale e una vera lotta ball’evasione gi aiuti in base al reddito favoriscono solo gli evasori fiscali che dichiarano poco o nulla come certifica anche l’Istat e come ho sperimentato personalmente.

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