USA LO SPAZIO COMMENTI PER FORMULARE LE PROPOSTE seguendo le indicazioni di metodo suggerite QUI
Art. 27. Esame di Stato
- Al termine della Scuola Superiore gli studenti e le studentesse sostengono l’esame di Stato.
- Ogni commissione esaminatrice, nominata dal Ministero della Pubblica Istruzione, è presieduta da un docente o una docente di Scuola Statalee composta per il 50% da docenti di altro istituto.
- Superato l’esame, gli studenti e le studentesse conseguono un diploma che assume la denominazione dell’area e dell’indirizzo frequentati.
- Il diploma ha valore legale, dà accesso a tutti i livelli successivi di Istruzione e Formazione ed al mondo del lavoro. I diplomi conseguiti nelle Scuole Superiori della macro–area Tecnico–Professionale consentono l‘accesso alle relative figure lavorative.
1 Comment found
Enrico
Mantenere le attuali commissioni istituto per istituto, per quanto (parzialmente) esterne, non risolve il ben noto problema della disparità di valutazioni tra scuole diverse colla conseguente incomparabilità effettiva dei giudizi (e in ultima analisi dei titoli stessi) a livello nazionale. Tali commissioni decentrate sono necessarie per la parte orale degli esami (se si continua a ritenerla necessaria, ovviamente), ma necessarie non sono per la parte scritta. Meglio sarebbe se gli elaborati fossero valutati, in forma anonima, da docenti di altri istituti o regioni – meglio se con doppia valutazione di ciascun elaborato, per evitare disguidi – assegnati dal Ministero in maniera casuale e parimenti anonima, seguendo criteri dettagliati indicati anch’essi dal Ministero. L’unico costo aggiuntivo sarebbe quello della trasmissione degli elaborati agli insegnanti incaricati della loro valutazioni, ma nell’era di internet non sarebbe un costo proibitivo, soprattutto in vista del considerevole miglioramento dell’attendibilità delle valutazioni. Un sistema simile è in vigore da decenni nel Regno Unito con risultati più che positivi (tanto più rimarchevoli se visti nel contesto di un sistema educativo tutt’altro che privo di mende come quello britannico).