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Siamo docenti, studenti e genitori della scuola: pubblica, laica, pluralista, democratica.

Ci sentiamo vincolati ai principi della Costituzione Italiana e alla funzione che essa assegna alla Scuola, luogo di promozione dell’emancipazione umana, del sapere critico e della libertà di pensiero.

La Costituzione entra ogni giorno, come creatura viva e pulsante, nel nostro agire e nelle nostre aule.

Per questo abbiamo contribuito in modo attivo alla campagna per il rifiuto alle modifiche costituzionali, in nome della partecipazione, della pratica della cittadinanza, della difesa dei principi che la Carta incarna, elemento pulsante della nostra identità politica, storica, culturale.

Per questo rivendichiamo con orgoglio e passione civile la presenza di un’istanza profondamente democratica nella vittoria del NO.

Per questo siamo convinti che la nostra mobilitazione politico-culturale debba continuare, oltre che per la costante difesa, anche per la piena attuazione dei principi della Costituzione del 1948.

Per questo ci sentiamo impegnati a promuovere percorsi di crescita culturale e sociale che respingano l’idea oligarchica di scuola e di società veicolata sia dalla presunta “Buona scuola” sia dalle altre controriforme messe in atto dai governi sudditi del pensiero unico di matrice neoliberista, che hanno configurato un paese deprivato non solo sul piano economico, ma anche su quello culturale e della democrazia.

Nonostante il risultato referendario, il discorso pubblico continua ad essere dominato da un linguaggio arrogante fatto di parole d’ordine fuorvianti, propagandate come valori costituenti.

Per queste ragioni ci sentiamo parte attiva dei Comitati per il NO che proseguiranno il proprio lavoro di presidio della democrazia.

In questa prospettiva la nostra proposta di Legge di iniziativa popolare “Per una buona scuola per la Repubblica” può rappresentare un contributo significativo sia nel merito che nel metodo e diventare manifesto politico della ricostruzione della scuola della Costituzione dopo anni di politiche neoliberiste ed autoritarie.

1 Comment found

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    antonia sani

    stanno girando vari appelli. Credo che sarebbe importante unificare tutte le spinte che in fondo vanno in un’unica direzione in un appello unico, come questo della LIP. Capisco che forse ci sono dei distinguo rispetto alla riproposizione della LIP. Comunque ritengo importante che le associazioni che sulla 107 la pensano come noi non si frammentino in appelli separati.
    Antonia

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