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confronto

– Comitato nazionale a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare “per la Buona Scuola per la Repubblica”-

 

 

Continuiamo a sperarci, continuiamo a crederci, daremo il nostro contributo fino all’ultimo minuto perchè sia possibile.

Il Comitato nazionale a sostegno alla Legge di Iniziativa Popolare “per la Buona Scuola per la Repubblica” non cessa di chiedere un’unità reale di tutti i lavoratori della scuola, dei genitori, degli studenti, della società civile per convergere – per la prima volta, dopo anni di frantumazione e divisioni – su una data che possa offrire una rappresentazione concreta del profondo disaccordo con le politiche governative sostanziate dal ddl attualmente in discussione.

Una versione inedita e davvero unitaria del dissenso: ecco ciò che occorre di fronte al più violento attacco che la scuola abbia mai subito.

Abbiamo apprezzato la funzione fondamentale che gli studenti hanno avuto nel corso degli incontri che si sono tenuti durante la settimana: sono stati stemperati separazioni e dissidi. Ma non basta. Chiediamo a TUTTI un ulteriore passo indietro per giungere TUTTI INSIEME ad una data ed una piattaforma di pochi, imprescindibili punti, condivisi senza se e senza ma: blocco del Ddl, assunzione dei precari, 6% del Pil alla scuola.

Ci sarà il tempo per tornare sulle proprie posizioni, sulle proprie priorità; persino per rispolverare antichi dissidi e contrasti. Ma oggi la scuola  e il Paese – la democrazia del e nel Paese – hanno bisogno di un contrasto determinato dal/nel quale ciascuna e ciascuno devono sentirsi pienamente rappresentati.

Auspichiamo pertanto una rapidissima convocazione di un tavolo in cui nessuno manchi e tutti abbiano parola e diritto di ascolto.
Il “No alla Buona Scuola” rischia di diventare uno slogan privo di forza, se non comprendiamo che in momenti di emergenza solo uniti si può tentare di svolgere la necessaria alternativa alla deriva antidemocratica che minaccia il Paese.

Il Comitato nazionale a sostegno alla Legge di Iniziativa Popolare “per la Buona Scuola per la Repubblica”

14 aprile 2015

SCARICA L’APPELLO PER UN’INDISPENSABILE UNITA’

 

3 comments found

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    marina gabriella cavallari

    Chi di speranze vive, disperato muore o ancora la speranza è l’ultima a morire, come in questo caso. E’ così anch’io credo che alla scuola sia inflitta la pena più crudele: trasformarsi in un’impresa e seguire la logica del padrone dell’impresa. Scomparso ogni segno di collegialità e condivisione, dalla comunità orizzontale in cui abbiamo sempre operato, saremo inseriti in un’istituzione verticistica e gerarchica. Del resto o si è convinti che tutto ciò è profondamente sbagliato e allora si lotta senza compromessi oppure ci si arrende alle lobby economiche che governano questo Paese e si accetta senza falsi aggiustamenti la Buona Scuola che verrà.

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    marina

    Un impegno quotidiano in classe e in sala professori per rendere chiaro il progetto della buona scuola e spiegare il senso dell’opposizione di tutti quei docenti che come me credono in una scuola diversa e migliore di quella attuale o di quella che potrebbe esserci in avvenire dando attuazione al disegno autoritario del governo; penso che potremmo fare di più per far sentire la nostra forza e cambiare il nostro destino ma non voglio semplicemente sperare bensì lottare seriamente….

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