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– (Nota di Corrado Mauceri) –

Nel documento “ La buona scuola” e domenica nella adunata del PD Renzi ha trionfalmente affermato che finalmente per la prima volta tutti i docenti  precari della scuola saranno assunti a tempo indeterminato. Stampa e televisione hanno enfatizzato questa svolta epocale, facendo a gara nel dare i numeri.

Ma è proprio una scelta di Renzi ? In realtà Renzi ancora una volta non si smentisce e con la sua ben nota spregiudicatezza, confidando nella consueta accondiscendenza della stampa di regime, in realtà si appropria dei meriti di altri e soprattutto degli stessi precari e delle loro Organizzazioni sindacali che, rivolgendosi alla giustizia nazionale ed europea, hanno imposto a Renzi di far cessare questo obbrobrio del precariato. Peraltro conoscendo Renzi bisognerà comunque verificare se in concreto non ci sarà qualche fregatura.

In ogni caso sarà bene ricordare :

1 L’art. 1 della 27/12/2006 n. 296 al comma 605 stabilisce: “per meglio qualificare il ruolo e l’attività dell’amministrazione scolastica attraverso misure e investimenti, anche di carattere strutturale, che consentono il razionale utilizzo della spesa e diano maggiore efficacia ed efficienza al sistema dell’istruzione, con uno o più decreti del Ministro della pubblica istruzione sono adottati interventi concernenti …

c) la definizione di un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente per gli anni 2007/2009, da verificare annualmente, d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze e con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, circa la concreta fattibilità dello stesso, per complessive 150.000 unità, al fine di dare adeguata soluzione al fenomeno del precariato storico e di evitarne la ricostituzione, di stabilizzare e rendere più funzionali gli assetti scolastici, di attivare azioni tese ad abbassare l’età media del personale docente. Analogo piano di assunzioni a tempo indeterminato è predisposto per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA), per complessive 20.000 unità.

Contestualmente all’applicazione del piano triennale, il Ministro della pubblica istruzione realizza un’attività di monitoraggio sui cui risultati, entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della presente legge, riferisce alle competenti Commissioni parlamentari, anche al fine di individuare nuove modalità di formazione e abilitazione e di innovare e aggiornare gli attuali sistemi di  reclutamento del personale docente, nonché di verificare, al fine della gestione della fase transitoria, l’opportunità di procedere a eventuali adattamenti in relazione a quanto previsto nei periodi successivi. Con effetto dalla data di entrata in vigore della presente legge le graduatorie permanenti di cui all’articolo I del decreto legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito con modificazioni dalla legge 4 giugno 2004, n. 143 sono trasformate in graduatorie ad esaurimento)”.

2. Nel 2008 il Governo Berlusconi – Gelmini non solo non proseguì l’attuazione della L. n. 296/06 (peraltro mai abrogata), ma nel triennio 2009-2012 tagliò circa 150 mila posti dell’organico degli insegnanti della scuola e circa 40 mila del personale ATA.

Di conseguenza il piano previsto dalla L. n. 296/06 restò inattuato. I provvedimenti della Gelmini che tagliavano gli organici però, a seguito di impugnativa da parte di insegnanti, genitori ed associazioni democratiche e di qualche Comune o Provincia (ma non del Comune di Firenze con il Sindaco Renzi), furono dichiarati illegittimi dal TAR del Lazio ed infine anche dal CdS (Sez. VI, n. 4535 del 30/07/2011).

Il Comune di Firenze con Sindaco Renzi ( e per la verità anche le Regioni di centro sinistra ) non ritenne di impegnarsi per pretendere, in attuazione della sentenza del CdS, il ripristino dei posti illegittimamente tagliati.

3. La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione  Europea

Con tale sentenza la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato applicabile nel nostro Paese la Direttiva Europea che vieta la reiterazione dei contratti  di lavoro a tempo determinato in generale nella P.A., ma anche nella scuola.; il  Tribunale di Napoli che aveva posto la questione di pregiudizialità davanti la Corte di Giustizia Europea, con recente sentenza, attuativa della sentenza della Corte UE ha disposto la conversione del rapporto di lavoro dei ricorrenti in rapporto a tempo indeterminato.

Gli annunci di Renzi sono volti ad attribuire al suo Governo il merito della soluzione del precariato, in realtà prima riconosciuto dal Governo Prodi nel 2006 e successivamente conquistato dai precari rivolgendosi alla giustizia nazionale ed europea.

Il grande impegno pomposamente assunto da Renzi nel documento sulla Buona Scuola e ribadito domenica scorsa in realtà non è altro che un atto dovuto per evitare un diluvio di ricorsi ed una ulteriore figuraccia dell’Italia a livello Europeo.

In ogni caso però, quando si tratta di promesse di Renzi, è opportuno ricordare sempre di….. non stare sereni.

1 Comment found

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    GIOVANNI DI NINO

    Avevo qualche perplessità a definire Renzi un quacquaracquà in gamba. Ormai sono superate dai fatti, anzi, più che dai fatti, dai numeri che dà in ogni posto dove ha messo le mani.

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