IN: Lip Scuola

(in fondo alla pagina, tutto ciò che serve per partecipare donando alla scuola un poco del proprio tempo-digiuno)

LIBERARE LA SCUOLA DALL’INDIGESTA RIFORMA RENZI

Bologna, a partire dalle ore 15 del 7 giugno 2015, sotto gli uffici dell’USR, via De Castagnoli 1, 24 ore su 24, per il ritiro del DDL

Studenti e studentesse, insegnanti, genitori, cittadine e cittadini

Non resta che opporre i nostri corpi allo snaturamento selvaggio della più importante istituzione culturale del nostro paese, Organo Costituzionale della Repubblica come ebbe a definirla Piero Calamandrei: la scuola pubblica così come l’abbiamo conosciuta, gratuita, accogliente, aperta a tutte e tutti, sta per essere cancellata sostituita da un sistema scolastico autoritario, differenziato, diseguale e quindi ingiusto.

Pensiamoci bene. E’ assolutamente inaccettabile che si voglia rifondare, fino a trasformare in una specie di negozio-farsa, la scuola che anche noi abbiamo frequentato e che ci ha resi cittadini e cittadine consapevoli dei nostri diritti, dei nostri doveri, delle nostre capacità.

Pensiamoci bene. E’ assolutamente prioritario impegnarci a difendere quella scuola che è stata capace negli anni di garantire a milioni di ragazze e di ragazzi il diritto di poter godere di un istruzione di assoluta qualità e accessibile a tutti in egual misura.

Pensiamoci bene. Il rischio che corriamo è altissimo e ha a che fare con la qualità stessa della nostra democrazia. Restando così la riforma proposta da Renzi è facile prevedere cosa accadrà da qui a pochi anni. Prolifereranno le scuole private per chi potrà permettersele, fioriranno le scuole pubbliche di lusso nei quartieri bene delle città e si moltiplicheranno le scuole pubbliche senza risorse e senza speranza nei quartieri popolari e nelle periferie povere. Scuole di serie A e scuole di serie B, scuole per la classe dirigente e scuole per le classi meno abbienti. Un salto indietro di decenni. Cresceranno le disuguaglianze in modo drammatico, di nuovo accadrà che i figli dei dottori faranno i dottori mentre i figli degli operai faranno gli operai.

Pensiamoci bene. Il tempo per opporsi è adesso. Ogni iniziativa che si muova in tal senso è auspicabile. Per noi sarà sciopero della fame a staffetta. Chiunque abbia a cuore le sorti della nostra scuola è invitato a partecipare, a mettere a disposizione un poco del suo tempo, a collaborare nel diffondere buona informazione insieme ai sani princìpi che la nostra Carta ci ha consegnato.

AUSPICHIAMO

che altre città, altri comitati, altre associazioni, altri sindacati, altri coordinamenti possano o vogliano, là dove possibile, dare vita ad una iniziativa simile.

Che 100 città digiunino contro l’indigesta riforma Renzi!

 

VADEMECUM DELL* SCIOPERANTE

La scuola pubblica ha fame di uguaglianza, di risorse, di diritti, di ascolto

A Bologna lo sciopero a staffetta inizierà il 7 giugno, giorno antecedente l’arrivo in aula del Ddl, alle ore 15, di fianco all’USR (Ufficio Scolastico Regionale), in via De’ Castagnoli, all’ombra del Ginkgo Biloba

  1. chiunque abbia a cuore le sorti dell’istruzione pubblica è invitato a partecipare
  2. qualunque fascia oraria è ben accetta, più si è e meglio è
  3. ognuno secondo le proprie disponibilità, da un’ora in su.
  4. ogni “digiunatore” porterà al collo un cartello autoprodotto (con uno slogan, una parola d’ordine, una poesia etc) che lo distinguerà dai non-digiunatori
  5. durante il digiuno si digiuna e niente scherzi.
  6. la stampa, i media,  possono essere accolti da chiunque in quel momento stia digiunando, ci si affida alla sensibilità e alla serietà di ognun*.
  7. i digiunatori sono invitati a raccogliere adesioni, indirizzi email, e denaro a sostegno dell’iniziativa
  8. i digiunatori avranno a disposizione molto materiale informativo da distribuire
  9. logistica: uno o più tavolini/banchetti; alcune sedie da campeggio e/o sedie-sdraio; striscioni da stendere; librone per raccogliere opinioni e commenti dei passanti; molte bottiglie di acqua (ammessa); un contenitore per i contributi; pennarelli, colla etc
  10. è vitale avere e aggiornare un prospetto, sia in loco che on-line, delle presenze e delle prenotazioni a copertura del tempo-sciopero, in modo da rimediare ad eventuali buchi. Va garantita sempre la presenza di almeno due digiunatori, anche di notte.
  11.  sarà sempre presente un microfono/megafono aperto a disposizione di chi ha da dire; saranno organizzate piccole iniziative a sostegno (musica, cori, teatro, interventi etc.);
  12.  un comunicato stampa sarà inviato il giorno precedente l’inizio dello sciopero.

Studenti e studentesse, insegnanti, genitori, cittadini, cittadine e chiunque abbia a cuore l’istruzione pubblica è invitato a sostenerci, ad offrire solidarietà e amicizia, collaborazione e creatività. Non lasciate sola la scuola pubblica. Non lasciatela nelle mani di chi vuole trasformarla in negozio.

Istruzioni per l’uso e per chi “è la prima volta”:

Funziona così, si sceglie un posto in vista e frequentato della città (nei pressi dell’università, di mercati, di passeggio etc.) chiedendo l’occupazione di suolo pubblico al Comune, e ci si organizza dandosi il cambio in tanti e usando il tempo che ognuno ha a disposizione. Un’ora, 10 minuti, tre ore, quel che è. Sommando insegnanti, studenti, genitori e cittadini si può fare facilmente. Anche di notte. Ci si dà il cambio a seconda delle esigenze di ognuno/a.

Un banchetto, sedie e sdraio, volantini da distribuire, un quaderno per le firme a sostegno e i pensieri dei passanti. Per il tempo in cui si è presenti sull’accampata dello sciopero della fame a staffetta, naturalmente, non si mangia, si può bere però (acqua preferibilmente).

Parlamentari di qualsivoglia colore ascoltate… un solo grido sale dal mondo della scuola

FERMATEVI!

@ Senatori e Senatrici di qualsivoglia colore ascoltate… un solo grido sale dal mondo della scuola

FERMATEVI!

@ Deputati e Deputate di qualsivoglia colore ascoltate… un solo grido sale dal mondo della scuola

FERMATEVI!

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 SCIOPERO DELLA FAME A STAFFETTA: TABELLONE PUBBLICO DELLE PRESENZE AL DIGIUNO