Choosy, bamboccioni, “alcuni meglio non averli tra i piedi”; e – da oggi – “zecche rosse”: così sono stati apostrofati da Salvini gli studenti coinvolti a Bologna in due giorni di proteste contro i tornelli collocati dall’ateneo per limitare e controllare gli accessi alla biblioteca.
Asserragliati all’interno, gli studenti dei collettivi universitari sono stati caricati da poliziotti in tenuta antisommossa. Si parla di feriti; in attesa di riscontro alle notizie ancora incerte, sosteniamo comunque con forza che il triste paradosso di cariche all’interno di un luogo di studio e di riflessione costituisce il climax del preoccupante ricorso delle forze dell’ordine a metodi a dir poco sommari e sbrigativi (ricordiamo – tra i fatti più recenti – le cariche in occasione della Leopolda, in novembre, a Firenze).
Un Paese che mal-tratta i propri giovani, che profana con la violenza i luoghi della cultura, che non sa dialogare, ma solo reprimere, è un Paese che ha perso orientamento, saggezza, dignità, investimento sul futuro.
Agli studenti di Bologna la nostra solidarietà.
Comitato nazionale per il sostegno alla LIP Scuola