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Art. 5. Obiettivi dei diversi livelli del Sistema
Educativo di Istruzione
- Il Nido d’Infanzia concorre alla crescita ed allo sviluppo delle potenzialità individuali dei bambini e delle bambine, nel quadro di una politica socio–educativa della prima infanzia.
- Nell’ambito della Scuola di Base, il contesto educativo si basa sulla relazione, strumento e fine di ogni apprendimento.In particolare:
- La Scuola dell’Infanzia, nella sua autonomia, unitarietà e specificità pedagogica e didattica, concorre alla formazione integrale dei bambini e delle bambine, nel rispetto della loro personalità, per lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze, nell’ambito cognitivo, in quello affettivo ed in quello sociale, assicurando un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative.
- La Scuola Elementare, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali, favorisce la costruzione delle conoscenze, dei saperi e delle abilità di base e potenzia le capacità affettive e relazionali, attraverso un percorso di conoscenza e valorizzazione di sé e dell’altro o altra in un ambiente accogliente e stimolante.
- La Scuola Media persegue l’educazione sociale, affettiva ed emotiva dei ragazzi e delle ragazze, per la valorizzazione di sé e dell’altro o altra, organizza ed accresce le conoscenze e le abilità, cura la dimensione sistematica delle singole discipline e della loro interrelazione; essa è finalizzata allo sviluppo ed al rafforzamento delle capacità di studio autonomo e favorisce la scelta consapevole della Scuola Superiore.
- La Scuola Superiore persegue le finalità di consolidare, riorganizzare ed accrescere le capacità e le competenze acquisite in precedenza, sostenere e incoraggiare le attitudini e le aspirazioni, fornire strumenti per l’affermazione dell’autonomia personale, arricchire la formazione culturale, umana e civile, sostenendo la progressiva assunzione di responsabilità, offrire conoscenze e capacità adeguate per l’accesso ai livelli successivi di istruzione e formazione ed al mondo del lavoro.
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4 comments found
giancarlo cavinato
comma 2 la scuola elementare ( ma torniamo alla precedente dicitura o manteniamo ‘primaria’, ‘secondaria di primo grado’, ecc.?) ‘nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali, favorisce la costruzione delle conoscenze’: aggiungerei ‘unitaria’ perché i bambini hanno una rappresentazione unitaria e interrelata dei fenomeni e degli eventi, noi invece gliela settorializziamo. ‘ importante assecondare le loro strategie e procedure. Il tempo della separazione verrà alla scuola secondaria, ma anche lì con opportuni correttivi ( giustamente si parla di interrelazione).
Rampazzo Eleonora
scuola secondari a di Primo grado viene attualmente definita la scuola media che dovrebbe costituire il trampolino di lancio per l’orientamento dell’età adulta nella secondaria e quindi favorire laboratori di materie scientifiche artistiche linguistiche o sociali anche con realtà locali per sviluppare le potenzialità di crescita e orientamento futuro
moderatore sito
Gentile Giancarlo,
sulle denominazioni (se elementare/media oppure primaria/secondaria di primo grado) decideremo insieme alla fine del percorso di aggiornamento, nell’assemblea “deliberante” le modifiche.
Intanto potremmo proporre l’aggiunta di “unitaria” al comma 2.2.
La Scuola Elementare, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali, favorisce la costruzione UNITARIA delle conoscenze, dei saperi e delle abilità di base e potenzia le capacità affettive e relazionali, attraverso un percorso di conoscenza e valorizzazione di sé e dell’altro o altra in un ambiente accogliente e stimolante.
Luisa Bascherini
Scusate ma non si può liquidare la valenza del nido riducendola solo allo sviluppo delle potenzialità. L’ universo dei nidi d’infanzia in Italia ha una sua letteratura pedagogica formidabile, tesa a mettere al centro come protagonista proprio la bambina e il bambino. Lo sviluppo dei primi tre anni di vita riveste un’ importanza decisiva neglib apprendimenti e nei processi di conoscenza, noi educatrici lo verifichiamo quotidianamente.