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Art. 15. Autovalutazione.

  1. Al fine di agevolare il raggiungimento di un alto livello qualitativo del Sistema Educativo di Istruzione, ogni scuola realizza annualmente al suo interno un percorso di autovalutazione. Questo è mirato ad identificare eventuali punti deboli su cui
    intervenire o esperienze didatticheeducative efficaci da diffondere, a stabilire se la dotazione ed il livello delle risorse disponibili è adeguato, a valorizzare, coinvolgere e responsabilizzare il personale scolastico relativamente al raggiungimento degli obiettivi posti in sede di programmazione.
  2. Lautovalutazione, attraverso incontri collegiali e di gruppo, questionari, colloqui e tutto quanto verrà ritenuto utile, a partire
    dallascolto degli alunni e alunne e dei loro genitori, aiuta la scuola a ripensare al suo operato ed alla ricaduta della sua azione
    educativa, didattica e progettuale sugli alunni e alunne, sui docenti e le docenti e sui genitori.
  3. Ai fini di cui al presente articolo, ogni scuola, con il supporto di opportuni finanziamenti statali, si avvale del contributo di figure professionali esterne, quali docenti di altre scuole, anche di diverso ordine, e di facoltà universitarie, nonché specialisti o specialiste in discipline variamente attinenti alle problematiche della didattica, che hanno il compito di facilitare lazione autovalutativa e didattica, di aiutare la gestione delle dinamiche dei gruppi di lavoro e di contribuire alla risoluzione di ogni eventuale problema.

3 comments found

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    giancarlo cavinato

    possibili STRUMENTI PER L’AUTOVALUTAZIONE.
    focus Group
    interviste condotte da esterni e reciproche fra colleghi
    indagine etnografica
    narrazioni
    Necessità però di una struttura di raccordo-consulenza a livello provinciale o regionale

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    Renata Puleo

    Art 15
    AUTOVALUTAZIONE
    Il Collegio Docenti intraprende attività di indagine e di studio sulle pratiche autentiche prodotte dal lavoro docente in ordine alla progettazione educativa e didattica degli interventi, alla valutazione dei cambiamenti nei processi di insegnamento-apprendimento di cui gli insegnanti sono, singolarmente e in solido con i colleghi, responsabili.
    La ricerca concerne sia gli elementi impliciti, come le pre-comprensioni e le credenze, sia quelli espliciti, come i saperi, le strategie di insegnamento e di registrazione del cambiamento, gli stili di apprendimento degli alunni, gli stili di insegnamento; essa prevede l’ascolto e la partecipazione attiva degli alunni nelle forme dell’autovalutazione consapevole del discente e tiene conto di quanto emerge dal Rapporto del DS, di cui al successivo comma….
    Tale attività, annuale e pluriennale, viene svolta in gruppi di ricerca-azione (RA) disciplinari, transdisciplinari, orizzontali e verticali, volti a realizzare il disposto dell’articolo 6 del presente testo come confronto fra diversi ordini di scuola sulla valutazione degli esiti, in itinere e finale, lungo tutto l’asse formativo.
    L’attività in parola si avvale di risorse interne come lavoro cooperativo tipico della funzione docente , di docenti di altre scuole, di collaborazioni con facoltà universitarie e di agenzie di ricerca pubbliche.
    Il percorso di RA assolve anche all’onere previsto dall’art 9 comma 2 del presente testo.
    I rapporti annuali o pluriennali relativi a tali attività vengono documentati, portati all’attenzione degli OOCC della scuola come contributo indispensabile alla redazione del POF , diffusi presso altri Istituti.
    Il MIUR dispone l’assegnazione di appositi fondi atti a sostenere tali percorsi.

    VALUTAZIONE DI SISTEMA
    Per VdS si intende l’indagine sui fenomeni che interagiscono nel e sul sistema scolastico, sulle sue trasformazioni nel tempo, favorendone o meno il funzionamento previsto dalle norme costituzionali e dal mandato specifico per ordine di scuola.
    A livello della singola Istituzione Scolastica la VdS è orientata alla rilevazione:
    – dei fattori economico-sociali tipici del territorio su cui essa insiste
    – dei fattori strutturali come le dimensioni, lo stato edilizio (fonte: piani
    per la sicurezza)
    – dei dati relativi alla docenza per numerosità, stabilità, continuità,
    gestione delle assenze e delle sostituzioni
    – dei dati sulla composizione e numerosità delle classi,
    – dei dati sulla funzionalità e sulla capacità di collaborazione responsabile
    e nella gestione complessiva da parte degli uffici amministrativi
    – dell’entità dei finanziamenti centrali, locali, volontari
    – di ogni alto elemento attinente il clima interno e l’efficacia istituzionale.
    I dati, raccolti dall’Ufficio sotto la responsabilità del DS e del Direttore dei Servizi Amministrativi, anche in base a fonti ministeriali, di enti locali e di istituti o di agenzie di ricerca, sono comunicati agli OOCC della scuola mediante un Rapporto Annuale contenente la loro definizione e interpretazione. Il DS nella sua funzione di garante dei vincoli istituzionali della scuola rispetto agli esiti, accoglie nel Rapporto tutte le indicazioni utili emerse nei percorsi di Autovalutazione. Gli OOCC esprimono su tale Rapporto parere obbligatorio e vincolante, il testo viene inviato alle istanza superiore del MIUR.
    A livello di Sistema di Istruzione e di Educazione Nazionale, il MIUR elabora annualmente un Rapporto di sintesi sulle realtà locali di cui viene data lettura in Parlamento capace di orientarne le scelte politiche in materia di istruzione e di educazione.

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    Renata Puleo

    l’articolo è stato emendato a seguito del lavoro svolto dal gruppo romano NoINVALSI e dalla commissione mista “valutazione-LIP” del collettivo insegnanti autoconvocati di Roma. Renata

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